30.12.10



Una stupida coerenza è l'ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Con la coerenza una grande anima non ha, semplicemente, nulla a che fare. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muro. Dite quello che pensate ora con parole dure, e dite domani quello che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto ciò possa essere in contraddizione con qualunque cosa abbiate detto oggi.

ralph waldo emerson
illustrations//sandra juto

28.12.10



Sulla morte, senza esagerare
Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata ad uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.
Wislawa Szymborska


Se è tardi a trovarmi, insisti,
se non ci sono in un posto,
cerca in un altro,
perché io son fermo da qualche parte
ad aspettare te.

da Foglie d'erba, Walt Whitman

26.12.10




E tuttavia non amavo James, non nel senso fatale. Facevo di più. Godevo di lui. Sapevo dell'amore e delle sue trappole. Come comincia bene, come si fanno certi errori, come, in momenti di confidenza o di insostenibile dolore, si dicono cose che non possono essere più ritirate. Come interviene la prudenza, e ci si comporta come un'amica bene educata, angosciata dalla necessità di rinunciare a tanta prudenza, solo per dire di nuovo cose intollerabili. Come queste cose intollerabili sembrano contenere l'essenza della conoscenza l'uno dell'altra, dell'intimità. Come sopravviene la crudeltà. E il terrore. Il sospetto. Come si è costretti da quelle regole di buone maniere, autoimposte, una volta di più, a non cercare di sapere le cose veramente vitali. Come il non sapere diventa peggio del sapere. Come la vita viene interamente dedicata a scoprire. Come si scopre.

E conoscevo tutto questo. non ne parlo mai.


da Guardatemi, Anita Brookner

22.12.10




Non tutti vogliono dirigere un’azienda. Non tutti vogliono essere i più grandi campioni del paese o far parte di svariati consigli di amministrazione, non tutti vogliono avere i migliori avvocati, non tutti vogliono aprire gli occhi ogni mattina sul trionfo o la rovina nei titoli di giornale.
Qualcuno vuol essere la segretaria che resta fuori quando si chiudono le porte della riunione, qualcuno vuole guidare la macchina del capo anche il giorno di Pasqua, qualcuno vuole eseguire l’autopsia del quindicenne che si è suicidato una mattina di gennaio, e l’hanno ritrovato in acqua una settimana dopo. Qualcuno vuole vedere il film, non esserci dentro. Qualcuno vuol fare il pubblico. Qualcuno vuol essere una ruota dell’ingranaggio. Non perché è costretto, ma perché lo vuole. Una pura questione matematica. Così io me ne stavo seduto. Qui. Qui in giardino, e non avrei voluto essere in nessun altro posto al mondo.

da Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?, di Johan Harstad

19.12.10


Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero

Josè Saramago


17.12.10



...Mi sa che preferisci le storie che si riescono a gestire: forse non sopporti l'abbandono.

...che le cose ti sfuggano di mano. Che le situazioni siano troppo forti. Che i sentimenti siano troppo grandi per te. Se si vuole essere sicuri di tutto, bisogna accontentarsi di storie corte. Di legami delimitati chiaramente, riconoscibili, con un inizio, un mezzo, una fine e un percorso segnato da tappe ben precise: il primo sorriso, il primo scoppio di risa, la prima notte, il primo litigio, la prima riconciliazione, la prima seccatura, il primo malinteso, le prime vacanze andate male, la prima separazione, la seconda, la terza e poi la separazione vera. Dopo si ricomincia. Uguale, ma con qualcun altro. Viene definita una vita piena di avventure, ma in realtà più che avventurosa è una vita in serie. Non è sensato amare sempre, amare a lungo, è follia pura. La cosa più ragionevole è amare finchè è gradevole. Si chiama razionalizmo amoroso: amarsi finchè durano le nostre illusioni; appena crollano, lasciarsi. E appena abbiamo a che fare con persone reali, non più con immagini della fantasia, separarsi.
...
Per fare in modo che duri bisogna accettare l'incertezza, bisogna avanzare in acque pericolose, avventurarsi là dove si procede solo con la fiducia, riposarsi galleggiando su onde contraddittorie, certe volte di dubbio, certe volte di fatica, certe volte di serenità, ma mantenendo sempre la rotta.

da Piccoli crimini coniugali, Eric-Emmanuel Schmitt

16.12.10




Decidere se fidarsi o no di una persona è come decidere se arrampicarsi o no su un albero, poiché si potrebbe godere di una vista straordinaria dal ramo più alto, oppure ci si potrebbe semplicemente riempire di resina, e questo è il motivo per cui molta gente decide di passare il suo tempo sola e in casa,dove è più difficile pungersi con una scheggia."

Lemony Snicket

13.12.10




Avevo il cuore gonfio…
Ci separammo senza esserci capiti.
Com’è difficile capirsi, in questo mondo.

da I dolori del giovane Werther, Wolfgang Goethe

12.12.10




Le canzoni hanno effetti davvero strani sulle persone. A volte, si sa, possono anche salvare la vita: alcune sono come piccole infermiere, altre sono in grado di uccidere; certe muoiono schiacciate sul parabrezza… Le canzoni sono piccole bastarde ingrate."

Tom Waits

11.12.10



Aveva dimenticato fino a che punto fosse vulnerabile.
Era questo l'essere innamorati, questo senso di fragilità?
Questa paura di perdere tutto, in ogni momneto, per un passo falso, una risposta sbagliata, una parola fuori posto? Era questo, quest'insicurezza, a quarant'anni come a venti? Allora cosa c'era di più penoso, di più vano?

da Le ore sotterranee, Delphine de Vigan

4.12.10



"Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo", di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l'energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te. Coltiva le amicizia, non tradire i tuoi principi, vivi intensamente, appassionatamente.
da Un giorno, David Nicholls

30.11.10



Io ti verrò a cercare. Lo sai che lo farò. Ma la domanda è: Tu faresti lo stesso con me? E’ questo che devi capire. Perchè un giorno la smetterò di inseguirti.”
da Mercoledì delle ceneri, Ethan Hawke


29.11.10



A quel punto mi ero accorto che cercare era il mio destino, l’emblema di coloro che escono la notte senza alcuna precisa intenzione, lo scopo degli assassini di bussole.

da Rayuela, Julio Cortázar

19.11.10




era una di quelle giornate in cui tra un minuto nevica. E c’è elettricità nell’aria. Puoi quasi sentirla… mi segui? E questa busta era lì; danzava, con me. Come una bambina che mi supplicasse di giocare. Per quindici minuti. È stato il giorno in cui ho capito che c’era tutta un’intera vita, dietro a ogni cosa. E un’incredibile forza benevola che voleva sapessi che non c’era motivo di avere paura. Mai. Vederla sul video è povera cosa, lo so; ma mi aiuta a ricordare. Ho bisogno di ricordare. A volte c’è così tanta bellezza nel mondo, che non riesco ad accettarla… Il mio cuore sta per franare.


dal film American Beauty

18.11.10



"Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci.viviamo con l’incubo che da un momento all’altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi. Con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia, dei carabinieri. Con l’angoscia di perdere il lavoro ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti. Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un filo, un foglio. Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima. Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire. Paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare. Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire. Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi. Paura di puzzare, paura di votare, di volare. Paura della folla, paura di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare. Paura della gente. Paura degli altri."
Happy Family
art//Cy Twombly, Cycles and Seasons, Tate Modern

13.11.10



L’emisfero sinistro non è creativo. Dal punto di vista tecnico è molto efficiente, ma per ciò che riguarda la creatività è assolutamente impotente.Può fare solo qualcosa che ha già imparato, e la può fare nel modo migliore, alla perfezione; è meccanico. Questo emisfero sinistro è l’emisfero della logica, della matematica, del ragionamento. È l’emisfero dell’ordine, del calcolo, della disciplina e dell’astuzia.
L’emisfero destro è semplicemente l’opposto. È l’emisfero del caos, non dell’ordine; della poesia, non della prosa; dell’amore, non della logica. Il creativo ha una spiccata propensione per la bellezza e una notevole capacità di essere originale, ma non è efficiente, non può essere efficiente, deve continuamente fare esperimenti: non può fermarsi da nessuna parte; è un vagabondo, si porta la tenda sulle spalle. Certo, si può fermare per una notte, ma al mattino sarà ripartito… ecco perché lo definisco un vagabondo. Non è un casalingo, è incapace di stabilirsi da qualche parte. Fermarsi per lui equivale a morire. È sempre pronto a rischiare, il rischio è il suo innamoramento.

Questo è l’emisfero destro. Quando un bambino nasce, il lato destro è attivo, quello sinistro no. Poi cominciamo a impartirgli i primi insegnamenti, in modo ignorante e non scientifico.
Nel corso dei secoli abbiamo imparato come spostare l’energia dall’emisfero destro al sinistro, come bloccare l’uno e far funzionare l’altro. La scuola fa solo questo: dall’asilo all’università la cosiddetta istruzione non è altro che uno sforzo per distruggere l’emisfero destro e sostenere il sinistro. Da qualche parte, tra i sette e i quattordici anni, ci riusciamo, e il bambino viene ucciso, distrutto.

da La via del cuore, Osho

Condizionamento



I genitori dovrebbero essere consapevoli di come condizionano i loro figli. E ai bambini dovrebbe essere data ogni libertà di sperimentare il bene e il male, così che possano decidere da soli. Lasciate che trovino la loro strada: voi state soltanto molto attenti che non cadano in un fosso! Non dite mai nulla ai vostri figli che non sia una vostra esperienza esistenziale. Accettate la vostra ignoranza, questo vi procurerà un maggior rispetto, più fiducia in ciò che siete.L’ego del genitore pretenderebbe di conoscere tutto! Siate rispettosi nei confronti del bambino; i genitori si aspettano il rispetto dei figli, ma si dimenticano che è una cosa reciproca: rispetta i bambini e loro ti rispetteranno! Fidati dei bambini e loro si fideranno di te, allora sarà possibile una comunicazione.
Osho



Nessuno ti permette di essere semplicemente te stesso.

Osho

7.11.10




A me piace vedere le persone riunite, forse è sciocco, ma che dire, mi piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono i baci e i pianti, amo l’impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, le orecchie che non sono abbastanza grandi, gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, la fine della mancanza di qualcuno, mi siedo in disparte con un caffè e scrivo nel diario, controllo gli orari dei voli anche se ormai li conosco a memoria, osservo e scrivo, cerco di non ricordare la vita che non volevo perdere ma che ho perduto e devo ricordare, essere qui mi riempie di gioia il cuore anche se la gioia non è mia.


da Molto forte, incredibilmente vicino, Jonathan Safran Foer

4.11.10


Queda prohibido llorar sin aprender, levantarte un día sin saber que hacer, tener miedo a tus recuerdos.
Queda prohibido no sonreír a los problemas, no luchar por lo que quieres, abandonarlo todo por miedo, no convertir en realidad tus sueños.
Queda prohibido no demostrar tu amor, hacer que alguien pague tus deudas y el mal humor. Queda prohibido dejar a tus amigos, no intentar comprender lo que vivieron juntos, llamarles solo cuando los necesitas.
Queda prohibido no ser tú ante la gente, fingir ante las personas que no te importan, hacerte el gracioso con tal de que te recuerden, olvidar a toda la gente que te quiere.
Queda prohibido no hacer las cosas por ti mismo, no creer en Dios y hacer tu destino, tener miedo a la vida y a sus compromisos, no vivir cada día como si fuera un ultimo suspiro.
Queda prohibido echar a alguien de menos sin alegrarte, olvidar sus ojos, su risa, todo porque sus caminos han dejado de abrazarse, olvidar su pasado y pagarlo con su presente.
Queda prohibido no intentar comprender a las personas, pensar que sus vidas valen mas que la tuya, no saber que cada uno tiene su camino y su dicha.
Queda prohibido no crear tu historia, no tener un momento para la gente que te necesita, no comprender que lo que la vida te da, también te lo quita.
Queda prohibido no buscar tu felicidad, no vivir tu vida con una actitud positiva, no pensar en que podemos ser mejores, no sentir que sin ti este mundo no sería igual.

È vietato piangere senza imparare,
alzarti al mattino senza saper cosa fare,
aver paura dei ricordi
È vietato non sorridere ai problemi,
non lottare per ciò che vuoi,
abbandonare tutto per paura,
non far diventare i tuoi sogni realtà.
È vietato non dimostrare il tuo amore,
far pagare a qualcuno i tuoi debiti e il tuo malumore
È vietato abbandonare i tuoi amici
non tentare di capire ciò che avete vissuto insieme
chiamarli soltanto quando hai bisogno
È vietato non fare le cose per te stesso
non creder in Dio e fare il tuo destino
Aver paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo respiro
È vietato sentire la mancanza di qualcuno senza rallegrarsi,
dimenticare i suoi occhi e la sua risata
solo perché le vostre strade non si incrociano più
È vietato dimenticare il tuo passato e pagarlo con il tuo presente.
È vietato non tentare di capire le persone,
pensare che le loro vite valgano più della tua
non sapere che ognuno ha il suo cammino e la sua gioia
È vietato non creare la tua storia
smettere di ringraziare Dio per la tua vita,
non avere dei momenti per la gente
che ha bisogno di te,
non capire che ciò che ti da la vita
te la può anche togliere.
È vietato non cercare la tua felicità
non vivere la tua vita con un atteggiamento positivo
non pensare che potremmo essere migliori
non sentire che…
senza di te questo mondo non sarebbe uguale.


Pablo Neruda

photo//tere arigo

1.11.10



Sapere che si ha qualcosa di bello da leggere prima di coricarsi è una delle sensazioni più piacevoli della vita.

Vladimir Nabokov

29.10.10



Sopportare con dignità le sconfitte è una concezione non priva di bellezza.

Octavio Paz
photo//jane heller

27.10.10




La forza che difende il cuore dalle ferite
è la stessa che gli impedisce di dilatarsi alla sua massima grandezza.

Kahlil Gibran

23.10.10


D' ora in avanti non chiedo più buona fortuna, sono io la buona fortuna
Walt Whitman

22.10.10



Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.

Ernest Hemingway
illustration//Zsolt Vidak

20.10.10




He who bends to himself a Joy
Doth the winged life destroy;
But he who kisses the Joy as it flies
Lives in Eternity’s sunrise
Chi lega a sé una Gioia
Distrugge la vita alata;
Ma chi bacia la Gioia in volo
Vive nell'alba dell'Eternità.

William Blake

17.10.10



Yo no necesito tiempo
para saber cómo eres:
conocerse es el relámpago.
¿Quién te va a ti a conocer
en lo que callas, o en esas
palabras con que lo callas?
El que te busque en la vida
que estás viviendo, no sabe
mas que alusiones de ti,
pretextos donde te escondes.
Ir siguiéndote hacia atrás
en lo que tù has hecho, antes,
sumar acción con sonrisa,
años con nombres, serà
ir perdiéndote. Yo no.
Te conocì en la tormenta.
Te conocì, repentina,
en ese desgarramiento
brutal de tiniebla y luz,
donde se revela el fondo
que escapa al día y la noche.
Te vi, me has visto, y ahora,
desnuda ya del equívoco,
de la historia, del pasado,
tù, amazona en la centella,
palpitante de recién
llegada sin esperarte,
eres tan antigua mía,
te conozco tan de tiempo,
que en tu amor cierro los ojos,
y camino sin errar,
a ciegas, sin pedir nada
a esa luz lenta y segura
con que se conocen letras
y formas y se echan cuentas
y se cree que se ve
quién eres tù, mi invisible.
Non ho bisogno di tempo
per sapere chi sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere l
à dove taci, o nelle
parole con cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all'indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azioni a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale d
i tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell'equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
Pedro Salinas

15.10.10



Pido silencio
Ahora me dejen tranquilo.
Ahora se acostumbren sin mí.
Yo voy a cerrar los ojos
Y sólo quiero cinco cosas,
cinco raices preferidas.
Una es el amor sin fin.
Lo segundo es ver el otoño.
No puedo ser sin que las hojas
vuelen y vuelvan a la tierra.
Lo tercero es el grave invierno,
la lluvia que amé, la caricia
del fuego en el frío silvestre.
En cuarto lugar el verano
redondo como una sandía.
La quinta cosa son tus ojos,
Matilde mía, bienamada,
no quiero dormir sin tus ojos,
no quiero ser sin que me mires:
yo cambio la primavera
por que tú me sigas mirando.
Amigos, eso es cuanto quiero.
Es casi nada y casi todo.

Chiedo Silenzio

Ora, lasciatemi tranquillo
Ora, abituatevi senza di me.
Io chiuderò gli occhi.
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Uno è l'amore senza fine.
La seconda è vedere l'autunno.
Non posso vivere senza vedere che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l'estate
rotonda come un'anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perchè tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio,
E' quasi nulla e quasi tutto.
...

Pablo Neruda

13.10.10


To see a World in a Grain of Sand
And a Heaven in a Wild Flower,
Hold Infinity in the palm of your hand
And Eternity in an hour.

Vedere un Mondo in un granello di sabbia,
E un Cielo in un fiore selvatico,
Tenere l'Infinito nel cavo della mano
E l'Eternità in un'ora.

Auguries of Innocence, William Blake
photo// olivia bell

11.10.10



Se vuoi che ti lascio in pace lo faccio, ma certe volte… certe volte incontri una persona e capisci che tutto quello che hai fatto finora, tutto quello che è stata la tua vita fino a questo momento, dev’essere stato giusto… non può essere stato troppo brutto o troppo sbagliato, se ti ha portato a incontrare questa persona. E tu per me sei questa persona. Vuoi che me ne vada?

da L’amore giovane, Ethan Hawke

9.10.10




Siempre esta nostalgia, esta inseparable
nostalgia que todo lo aleja y lo cambia.
Dímelo tú, árbol.

Te miro. Me miras. Y no eres ya el mismo.
Ni el mismo viento quien te está azotando.
Dímelo tú, agua.

Te bebo. Me bebes. Y no eres la misma.
Ni es la misma tierra la de tu garganta.
Dímelo tú, tierra.

Te tengo. Me tienes. Y no eres la misma.
Ni es el mismo sueño de amor quien te llena.
Dímelo tú, sueño.

Te tomo. Me tomas. Y no eres ya el mismo.
Ni es la misma estrella quien te está durmiendo.
Dímelo tú, estrella.

Te llamo. Me llamas. Y no eres la misma.
Ni es la misma la noche clara quien te quema.
Dímelo tú, noche.

Sempre questa nostalgia, quest'inseparabile
nostalgia che ogni cosa allontana e muta.
Dimmelo tu, albero.


Ti guardo. Mi guardi. E non sei più lo stesso.
E non è lo stesso il vento che ti sferza.
Dimmelo tu, acqua.
Ti bevo. Mi bevi. E non sei più la stessa.
Non è la stessa terra della tua gola.
Dimmelo tu, terra.
Ti prendo. Mi prendi. E non sei più la stessa.
Non è lo stesso sogno d'amor che ti appaga.
Dimmelo tu, sogno.

Ti prendo. Mi prendi. E non sei più lo stesso.
Non è lo stesso astro che culla il tuo sonno.
Dimmelo tu, stella.


Ti chiamo. Mi chiami. E non sei più la stessa.
Non è la stessa la chiara notte che ti brucia.
Dimmelo tu, notte.

Balada de la nostalgia inseparable , Rafael Alberti

8.10.10



Had this one Day not been,
Or could it cease to be
How smitten, how superfluous,
Were every other Day!

Lest Love should value less
What Loss would value more
Had it the stricken privilege,
It cherishes before.

Non ci fosse stato quest'unico Giorno,
O potesse cessare di essere
Quanto screditato, quanto superfluo,
Sarebbe ogni altro Giorno!

Affinché l'Amore non valuti di meno
Ciò che la Perdita valuterebbe di più
Se ne avesse lo straziato privilegio,
Lo si tiene caro prima.
F 1281 (1873), Emily Dickinson

6.10.10



Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri.
La gioia del cuore è vita per l’uomo, l’allegria di un uomo è lunga vita.
Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono.
da Siracide 30/21
, Bibbia

5.10.10



è mai pensabile l'amore senza l'angoscioso inseguimento della propria immagine nella mente della persona amata? Nell'attimo in cui non ci interessa più come ci vede la persona che amiamo,abbiamo cessato di amarla

da L’immortalità, Milan kundera

4.10.10



Per un istante d'estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante,
Proporzionata all'estasi.
Per un'ora diletta
Compensi amari d'anni,
Centesimi strappati con dolore,
Scrigni pieni di lacrime.
Emily Dickinson

1.10.10



Niente piano. Niente dolci. Niente atletica. Niente.
Sono innamorata dello smettere. A suo modo è un'arte, se ci pensate.
Smettere bene richiede un innato senso di bellezza; bisogna saper sentire il momento della svolta, proprio quando il desiderio fa la sua comparsa, quello è il momento di darci un taglio, giù deciso, l'istante in cui lo smettere è maturo come una pesca che si fa dolce sull'albero: crack, si stacca il picciolo, la pesca cade per terra, nera e argento di mosche.

da Un segno invisibile e mio, Aimee Bender

28.9.10


Una domanda è come un coltello che squarcia la tela di un fondale dipinto per permetterci di dare un'occhiata a ciò che si nasconde dietro.
da L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera
art//Lucio Fontana, Cut for Dress 1956-57

26.9.10




Il senso della poesia non sta, però, nell'abbagliarci con un'idea sorprendente, ma nel rendere un istante indimenticabile e degno di un'insostenibile nostalgia.


da L'immortalità, Milan Kundera

21.9.10



Il modo migliore di amare la vita è amare molte cose.

Vincent Van Gogh

19.9.10




Non mi interessa sapere qual è il tuo mestiere.
Voglio sapere per cosa si strugge il tuo cuore,
e se hai il coraggio di sognare l’incontro con ciò che esso desidera.
Non mi interessa sapere quanti anni tu abbia.
Mi interessa sapere se correrai il rischio di fare la figura del pazzo
per amore, per il tuo sogno, per l’avventura di essere vivo.
Non mi interessa sapere quali pianeti quadrano con la tua luna,
voglio sapere se hai toccato il centro del tuo dolore,
se le difficoltà della vita ti hanno portato ad aprirti oppure…
a chiuderti in te stesso nel timore di soffrire ancora!
Voglio sapere se sei capace di stare nel tuo dolore,
tuo e mio, senza nulla fare per nasconderlo,
o allontanarlo o cristallizzarlo.
Voglio sapere se sei capace di stare nella gioia,
tua e mia, se puoi scatenarti nella danza e lasciare che l’estasi
ti invada fino alla punta delle dita dei piedi o delle mani,
senza esortarci ad essere prudenti, realisti, o consapevoli dei limiti umani.
Non mi interessa sapere se la storia che mi racconti è vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro
per restare fedele a te stesso, e non tradire mai la tua anima
a costo che altri ti chiamino traditore.
Voglio sapere se puoi essere di parola e quindi degno di fiducia.
Voglio sapere se sei capace di trovare la bellezza
anche nei giorni in cui il sole non splende
[…]
e se puoi dare inizio alla tua vita sulle sponde di un lago
gridando: “Sì” al bagliore d’argento della luna piena.
Non mi interessa sapere dove vivi, né quanto denaro possiedi.
Voglio sapere se dopo una notte disperata di pianto,
sei capace di alzarti, così come sei, sfinito e con l’anima coperta di lividi,
per metterti a fare quello che c’è da fare per i bambini.
Non mi interessa sapere chi conosci, né come mai ti trovi qui.
Voglio sapere se starai in piedi con me
al centro del fuoco, senza tirati indietro.
Non mi interessa sapere cosa hai studiato, né con chi e neppure dove.
Voglio sapere cosa ti sostiene da dentro
quando tutto il resto viene a mancare.
Voglio saper se puoi stare solo con te stesso,
e se la tua compagnia ti piace veramente nei momenti di vuoto.

Preghiera indiana di ”Sognatore delle Montagne”

18.9.10



...amiamo sempre i diversi da noi, e continuiamo a cercarli in tutte le circostanze. Ed è questo uno dei misteri della nostra vita. Quando due essere uguali si incontrano, la si considera una fortuna, un dono della sorte. Ma gli incontri di questo genere sono disgraziatamente rari, come se la natura facesse di tutto, usando la forza e l'astuzia, per impedire che si formi una tale armonia- forse perchè ha bisogno, per ricreare il mondo e rinnovare la vita, della tensione che si sviluppa tra individui che, pur vivendo secondo ritmi e tendenze discrepanti, si rincorrono eternamente. ..

da Le braci, Sandor Marai

17.9.10



Non dobbiamo provare a vivere come qualcosa di diverso da quello che siamo.
Non sarebbe forse bestemmiare Dio? Siamo esseri umani, Aurelio.
Prima dobbiamo vivere… e poi, sì poi possiamo filosofare.

da Vita Brevis, Jostein Gaarder

16.9.10



C’erano cose che volevo dirgli. Ma sapevo che gli avrebbero fatto male.
Così le seppellii e lasciai che facessero male a me.

da Molto forte, incredibilmente vicino, Jonathan Safran Foer

8.9.10



Parla piano, se parli d’amore.

Molto rumore per nulla, William Shakespeare

5.9.10



Ma se riesci a trovare quello che non c'è, beh', allora hai qualcosa di solo tuo.
E se qualcun altro vede quello che vedi tu, beh', allora hai trovato qualcuno che ti vive.
Non lasciarlo sfuggire. Fermalo! Vivilo! Scrivilo!
Le storie sono come le persone. Non sono fatte per stare sole.
Da qualche parte nel mondo c'è qualcuno che vive una storia che si specchia nella tua.

Ma le stelle quante sono, Giulia Cercasi

2.9.10




“E’ impossibile rifare la realtà, - gli disse. - Devi prendere le cose come vengono. Tener duro e prendere le cose come vengono.”

da Everyman, Philip Roth.

2.8.10



Essere creato, generarsi, trasformare l'amore in carne e la carne in amore;
nascere, respirare,e piangere, e addormentarsi e nutrirsi per poter piangere per poter nutrirsi; e svegliarsi un giorno alla luce e vedere, al mondo e ascoltare e cominciare ad amare e allora sorridere e allora sorridere per poter piangere
E crescere, e sapere, ed essere , e avere e perdere, e soffrire, e avere orrore di essere e amare, e sentirsi maledetto e dimenticare tutto quando arriva un nuovo amore e vivere questo amore fino a morire e coniugare il verbo all'infinito...

Vinicius de Moraes

14.7.10




Il mondo è fatto di dettagli. Noi siamo un agglomerato di dettagli. Siamo una manciata di neve fresca che si scoglie al calore della mano. Palline di mercurio, sensazioni imprecisate, trascuratezze, minuti evaporati. Mezze frasi a cui non si è prestata attenzione, facce di cui non si ricorda più l’espressione. Avvertimenti. Segnali. Intuizioni. Paure, premonizioni, fesserie, sogni che si infrangono e sogni che si avverano, siamo gli oggetti che intasano le nostre case, le memorie che si accavallano e perdono di senso, fuse come in un significato nuovo. Siamo le disattenzioni. Le conseguenze. Le fortune immeritate. Le sventure. Siamo addormentati sotto cieli noncuranti, cieli che sono ovunque benché la neve li nasconda allo sguardo, come a proteggerli dalle domande di fuoco che incendiano la testa. Avrei soltanto voluto avere il tempo di spiegare a un bambino dalle ciglia scure che i semi di melagrana sono traslucidi e che i bottoni di madreperla un tempo sono stati conchiglie cullate dal mare. E che non siamo capaci di volare. Non lo saremo mai.


Sotto cieli noncuranti, Benedetta Cibrario