22.2.11



Non vuoi uscire. Non vuoi prendere la vita per la gola e dargli una scrollata. Non lo farai mai, vero Benjamin? Non correrai mai rischi. Qualcuno ti offre un modo per andare via da questo posto di merda per due giorni, e andare a vedere succedere qualcosa, succedere davvero, ma no, tu non vuoi. Tu preferisci startene a casa con il babbo e la mamma e… non so, mettere la tua stupida collezione di dischi in ordine alfabetico o roba del genere. Assicurarti che i Soft Machine vengano prima degli Stackbridge.”
Benjamin sentiva quanto queste parole fossero giuste e quanto facessero male. Erano come una scarica di pugni, ciascuno colpiva il bersaglio con mira perfetta. Si rannicchiò sotto quei colpi. Era vero non sarebbe mai andato a Londra con Doug, in nessun caso. Non sarebbe mai stato in grado di entrare con impudenza in un ufficio sconosciuto e presentarsi in una stanza piena di estranei, tutti più vecchi di lui, tutti con maggiore esperienza, gente che sapeva il fatto suo, gente scafata. La sola idea lo terrorizzava. Ma aveva anche una scusa, una scusa vera, e si sentì in diritto di usarla.

da La banda dei brocchi, Jonathan Coe
photo//skeletal mess

19.2.11



…d’altronde bisogna avere un pò di fantasia sennò la vita, che è prepotente, finisce per comandare lei e ci riduce a schiavetti.


da le luci nelle case degli altri, chiara gamberale


15.2.11




Di colpo mi chiedo come ho fatto a rinunciare a lui per tutto questo tempo. Perchè nella vita capita di rinunciare alle persone migliori a favore di altre che non ci interessano, che non ci fanno del bene, semplicemente ci capitano tra i passi, ci corrompono con le loro menzogne, ci abituano a diventare conigli…


da Venuto al mondo, Margaret Mazzantini

14.2.11




Quando qualcuno ha così tanta anima e così poca vanità come te, è normale che si senta indifeso in questo mondo. E’ quello che mi sono detto la prima volta che ti ho vista: sembra arrivare da così lontano, rispettare leggi così antiche, come fa a vivere in questo mondo? Tu ne sai più di tanti uomini e sei una donna, una ragazza. La luce è sempre in pericolo. La tua luce brilla a tua insaputa, non puoi decidere di spegnerla. Non hai scelta, devi difenderla, è la tua fortuna e il tuo compito. Verranno giorni più dolci, che ti daranno più forza, cancelleranno le tue paure. Lo sento quando ti ascolto, quando ti guardo. Tu sei sul lato buono della vita.


da Prima, Durante, Dopo, J-M. Parisis

9.2.11



Penso, però che è inutile accumulare esperienze, conoscere la verità, perché non siamo in grado di cambiare la nostra natura di fondo. Forse il massimo che possiamo fare nella vita è adattare alla realtà del mondo, con intelligenza e cautela, la realtà immutabile della nostra natura. Di più non possiamo fare.

da Le braci, Sandor Marai

8.2.11



Cosa è venuto prima, la musica o la sofferenza? Ascoltavo la musica perché soffrivo? O soffrivo perché ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici? La gente si preoccupa perché i ragazzini giocano con le armi, perché gli adolescenti guardano film violenti; c’è la paura che nei giovani finisca per imporsi una specie di cultura della violenza. Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni - migliaia, letteralmente - che parlano di cuori spezzati, e abbandoni e dolore e soffrenza e perdita. Le persone più infelici che conosco, dico in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e non sono sicuro che la musica pop sia stata la causa della loro infelicità, ma so per certo che sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie.

da Alta Fedeltà, Nick Hornby

5.2.11



DONNA CHE PARLA IN FRETTA

Perché non ho saliva
Perché non ho robaccia
Perché non ho la polvere
Perché non ho quello che c’e’ nell’aria
Perché io sono aria
Lasciate che io vi tenti col mio magico potere:
sono una donna che grida
sono una donna di discorso
sono una donna di atmosfera
sono una donna sotto vuoto spinto
sono una donna di carne
sono una donna flessibile
sono una donna coi tacchi alti
sono una donna di stile alto
sono una donna automobile
sono una donna mobile
sono una donna elastica
sono una donna collana
sono una donna sciarpa di seta
sono una donna nonsoniente
sono una donna sotutto
sono una donna a giornata
sono una donna bambola
sono una donna sole
sono una donna tardo pomeriggio
sono una donna orologio
sono una donna vento
sono una donna bianca
sono una donna luce d’argento
sono una donna luce d’ambra
sono una donna luce di smeraldo
sono una donna conchiglia abalone
sono la donna abbandonata
sono la donna confusa, la babelica donna
la donna aborigena, la donna latitante
la donna assente
la donna trasparente
la donna assenzio
la donna assorbita, la donna tiranneggiata
la donna contemporanea, la donna beffarda
l’artista in sogno dentro la sua casa
sono la donna gadget
sono la donna Druido
sono la donna Ibo
sono la donna Yoruba
sono la donna vibrato
sono la donna ondeggiante
sono la donna sventrata
sono la donna con le ferite
sono la donna con le tibie
sono la donna che erode
sono la donna sospesa
sono la donna seducente
sono la donna architetto
sono la donna trota
sono la donna tungsteno
sono la donna con le chiavi
sono la donna con la colla
sono una donna che parla in fretta
acqua che pulisce
fiori che puliscono
acqua che pulisce al mio passaggio

Anne Waldman

3.2.11



ABC

Ormai non saprò più
cosa di me pensasse A.
Se B. fino all'ultimo non mi abbia perdonato.
Perchè C. fingesse che fosse tutto a posto.
Che parte avesse D. nel silenzio di E.
Cosa si aspettasse F., sempre che si aspettasse qualcosa.


Perchè G. facesse finta, benchè sapesse bene.
Cosa avesse da nascondere H.
Cosa volesse aggiungere I.
Se il fatto che io c'ero, lì accanto,
avesse un qualunque significato
per J. per K. e il restante alfabeto.


Wislawa Szymborska
sculpture//alex queral