24.6.10




Agisci in modo che le tue azioni e i tuoi pensieri segreti non solo non impediscano l'armonia di cui sei un elemento, ma la creino attorno ad essi.
Paul Claudel

23.6.10



...di cosa ha bisogno una persona? Mica di molto: qualcosa di dolce da mangiare, una storia da raccontare, e tempo e luogo, e dei gladioli dentro un vaso, due amici, due cime di montagne, una su cui stare e l'altra da contemplare. e due occhi per vederci il cielo e aspettare.
da Il ragazzo e la colomba, Meir Shalev

10.6.10

Promemoria da tuo figlio




Non viziarmi. So benissimo che non dovrei avere tutto quello che chiedo. Voglio solo metterti alla prova.
Non aver paura di essere severo con me. Lo preferisco. Questo mi permette di capire in che cosa sono valido.
Non usare la forza con me. Questo mi insegna che la potenza è tutto ciò che conta. Sarò più disponibile ad essere guidato.
Non essere incoerente. Questo mi sconcerta e mi costringe a fare ogni sforzo per farla franca tutte le volte che posso.
Non fare promesse; potresti non essere in grado di mantenerle. Questo farebbe diminuire la mia fiducia in te.
Non cedere alle mie provocazioni quando dico e faccio cose solo per imbarazzarti, perché cercherei allora di avere altre vittorie simili.
Non essere troppo turbato quando dico: "Ti odio". Non intendo dire questo, lo faccio perché tu sia triste per quello che mi hai fatto.
Non farmi sentire più piccolo di quanto non sia: rimedierei comportandomi da più grande di quanto non sia.
Non fare per me le cose che posso fare da solo. Questo mi fa sentire come un bambino e potrei continuare a tenerti al mio servizio.
Non fare che le mie "cattive abitudini" mi guadagnino molta parte della tua attenzione. Ciò mi incoraggia a continuare con esse.
Non correggermi davanti alla gente. Presterò molta più attenzione se parlerai tranquillamente con me a quattrocchi.
Non cercare di discutere sul mio comportamento nella foga di un litigio. Ovviamente il mio udito non è molto buono in quel momento e la mia collaborazione è anche peggiore. È giusto comportarsi come si deve, ma bisogna parlarne con calma.
Non cercare di farmi prediche. Saresti sorpreso di vedere come so bene che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.
Non farmi sentire che i miei errori sono colpe. Devo imparare a fare errori senza avere la sensazione di non essere onesto.
Non brontolare continuamente. Se lo fai dovrò difendermi facendo finta di essere sordo.
Non pretendere spiegazioni per il mio comportamento scorretto. Davvero non so perché l’ho fatto.
Non mettere troppo a dura prova la mia sincerità. Vengo facilmente intimorito, tanto da dire bugie.
Non dimenticare che mi piace molto fare esperimenti. Imparo da questi, per cui ti prego di sopportarli.
Non proteggermi dalle conseguenze. Ho bisogno di imparare dall’esperienza.
Non badare troppo alle mie piccole indisposizioni: potrei imparare a godere cattiva salute se questo mi attira la tua attenzione.
Non zittirmi quando faccio domande oneste. Se lo fai, scoprirai che smetto di chiedere e io cercherò le mie informazioni altrove.
Non rispondere alle domande "sciocche" o senza senso. Desidero solo tenerti occupato di me.
Non pensare assolutamente di apparire ridicolo se ti scusi con me. Una scusa reale mi fa sentire sorprendentemente affettuoso verso di te.
Non sostenere mai di essere perfetto o infallibile. Questo mi offre il pretesto per non seguirti.
Non preoccuparti per il tempo che passiamo insieme. È "come" lo passiamo, che conta.
Non permettere che i miei timori suscitino la mia ansia, perché allora diventerei più pauroso. Indicami il coraggio.
Non dimenticare che non posso crescere bene senza molta comprensione ed incoraggiamento, ma non ho bisogno di dirtelo, vero?
TRATTAMI ALLO STESSO MODO CON CUI TRATTI I TUOI AMICI: COSI' ANCH’IO SARO’ TUO AMICO.
RICORDATI IO IMPARO PIU’ DA UN ESEMPIO CHE DA UN RIMPROVERO.
Adattato da "The king’s Business magazine", pubblicato dall’Istituto Biblico di Los Angeles.
photo//emanuela salimei

7.6.10



La vita non e' un viaggio.
Non e' una meta.
E' un processo.
Arrivate passo per passo.
E se ogni passo e' meraviglioso, se ogni passo e' magico, lo sara' anche la vita.
E non sarete mai di quelli che arrivano in punto di morte senza aver vissuto.
Perche' non vi sarete mai lasciati sfuggire nulla.
Non guardare al di sopra delle spalle degli altri. Guardateli negli occhi.
Non parlate ai vostri figli. Prendete i loro visi tra le mani e parlare con loro.
Non fate l'amore con un corpo, fate l'amore con una persona.
E fatelo ora. Perche' questo momento non durera' in eterno. Sparira' in fretta e non tornera' mai piu'. Tanti di noi passano la vita a piangere sui momenti passati. Troppo tardi ! Ma c'e' un milione di momenti che devono ancora venire.

Osho

4.6.10



Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforti, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aereoplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui è Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed il mio Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servono più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perchè oramai più nulla può servire.

W. H. Auden

3.6.10



Non è quello che fu
Non è quello che sarà
Non è quello che desideri
E' quello che è adesso
Alejandro Jodorowsky

1.6.10




Lode della dimenticanza

Buona è la dimenticanza!
Come potrebbe altrimenti il figlio
lasciare la madre che lo ha allattato? che gli infuse
forza nelle membra e lo trattiene dall'esercitarla.

O come potrebbe l'allievo lasciare il maestro
che gli ha dato il sapere?
Ricevuto il sapere l'allievo
deve cercarsi la sua strada .

Nuovi inquilini occupano
la vecchia casa.
Se ci fosse ancora chi l'ha costruita
la casa sarebbe troppo stretta.

La stufa scalda, è dimenticato
chi l'ha fatta.
L'aratore non riconosce la pagnotta.

Come si alzerebbe l'uomo di mattina
senza l'oblio della notte che le tracce cancella?
Come potrebbe uno, abbattuto sei volte, alzarsi la settima
e rivoltare la terra sassosa, tentare
i pericoli del cielo?

Una memoria debole
dà forza all'uomo.


Bertolt Brecht
photo/emanuela salimei