31.3.09

il brivido del miele


...Un bacio. Ma cos'è, così d'un tratto? Un giuramento reso tra sé e sé, un patto più stretto... È come un traguardo che insieme è un avvio, un punto rosa acceso sulla "i" di "amore mio", un bisbiglìo alle labbra perché l'orecchio intenda, il brivido del miele di un'ape che sfaccenda, una comunione presa al petalo di un fiore, un modo lungo e lieve di respirarsi il cuore e di gustarsi in bocca l'anima poco a poco....

da Cyrano de Bergerac, Edmond Rostand

30.3.09

i giusti



I giusti

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere una etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sud giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che intuisce un colore e una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.


Los justos

Un hombre que cultiva su jardin, como queria Voltaire.
El que agradece que en la tierra haya musica.
El que descubre con placer una etimologia.
Dos empleados que en un cafè del Sur juegan un silencioso ajedrez.
El ceramista que premedita un color y una forma.
El tipografo que compone bien esta pagina, que tal vez no le agrada.
Una mujer y un hombre que leen los tercetos finales de cierto canto.
El que acaricia a un animal dormido.
El que justifica o quiere justificar un mal que le han hecho.
El que agradece que en la tierra haya Stevenson.
El que prefiere que los otros tengan razon.
Esas personas, que se ignoran, estan salvando el mundo.

Jorge Luis Borges

29.3.09

sole



Non avessi mai visto il sole
avrei sopportato l'ombra
ma la luce ha aggiunto al mio deserto
una desolazione inaudita.

Emily Dickinson
foto/dmviews

28.3.09

non mi pento di niente



Non mi pento di niente

Dalla donna che sono
mi succede, a volte, di osservare nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate esempio di virtù,
laboriose brave mogli, come mia madre avrebbe voluto.
Non so perchè
tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpola colpa che le loro vite impeccabili,
per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni,
contro i pianti notturni sotto il cuscino,
contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi;
alzano un dito accusatore
e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta
dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figlie
da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è,
ho combattuto numerose battaglie mortali,
battaglie inutili, loro contro di me
- loro contro di me che sono me stessa -
con la psiche dolorante, scarmigliata,
trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me
che, fin dall'infanzia, mi guardano torvoperchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
che si innamora come una triste puttana
di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose
perchè, adulta, ho osato vivere l'infanzia proibita
e ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere
del corpo sano e sinuoso di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno. Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf:
ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino, appena apro gli occhi,
sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria,
vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo
che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili... contro di me;
contro questa donna fatta, piena,
la donna dal seno sodo e i fianchi larghi,
che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
Gioconda Belli

27.3.09

volare



Egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.

da Il Gabbiano Jonathan Livingston, Richard Bach

foto/Josè María Pérez Nuñez


26.3.09

sentimenti assurdi



I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi:
l'ansia di cose impossibili, proprio perchè sono impossibili,
la nostalgia di ciò che non c'è mai stato,
il desiderio di ciò che potrebbe essere stato,
la pena di non essere un altro,
l'insoddisfazione per l'esistenza del mondo.


Fernando Pessoa
foto/ Denis Collette

25.3.09

piccole cose




In verità tutte le cose piccole sono belle


Sei Shõnagon

foto/bohemiangirl

24.3.09

felicità



Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.


da Castelli di rabbia, Alessandro Baricco

23.3.09

via



Via, via dagli uomini
dalle città
verso il bosco selvatico
e le dune
alla silenziosa selvatichezza
dove l'anima non deve
reprimere la sua musica
per timore che non ne trovi
un'eco nella mente degli altri.

P. B. Shelley
foto/h. koppdelaney

22.3.09

danza lenta



Hai mai guardato I bambini
In un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
Quando cade a terra?
O hai seguito mai lo svolazzare irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo svanire della notte?
Non danzare cosi veloce.
Faresti meglio a rallentare.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai sempre fretta?
Quando dici "Come stai?"
Ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
Ti stendi sul tuo letto
Con centinaia di domande successive
Che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà
Hai mai detto a tuo figlio, lo faremo domani?
Senza notare nella fretta,
Il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
Con una buona amicizia che poi è finita
Perchè tu non avevi mai il tempo
Di chiamare e dire "Ciao, come va?"
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando vai cosi veloce per arrivare da qualche parte
Ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,
il tempo è come un regalo mai aperto . . . Gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila più piano
Ascolta la musica
Prima che la canzone sia finita.

20.3.09

cortesie



Le cortesie più piccole
- un fiore o un libro -
piantano sorrisi come semi
che germogliano nel buio.

Emily Dickinson
foto/kristybee

19.3.09

ricordo




E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.

Woody Allen

18.3.09

foglia d'erba




..credo che una foglia d'erba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle, e ugualmente è perfetta la formica, e un grano di sabbia, e l'uovo dello scricciolo...

Walt Whitman

17.3.09

te



Te
lasciarti essere te
tutta intera
Vedere
che tu sei tu solo
se sei
tutto ciò che sei
la tenerezza
e la furia
quel che vuole sottrarsi
e quel che vuole aderire
Chi ama solo una metà
non ti ama a metà
ma per nulla
ti vuole ritagliare a misura
amputare
mutilare

Lasciarti essere te
è difficile o facile?
Non dipende da quanta
intenzione e saggezza
ma da quanto amore e quanta
aperta nostalgia di tutto -
di tutto
quel che tu sei
Del calore
e del freddo
della bontà
e della protervia
della tua volontà
e irritazione
di ogni tuo gesto
della tua ritrosia
incostanza
costanza

Allora
questo
lasciarti essere te
non è forse
così difficile
Erich Fried

16.3.09

amo




Amo tutto ciò che è stato,

tutto quello che non è più,

il dolore che ormai non mi duole,

l'antica e erronea fede,

l'ieri che ha lasciato dolore,

quello che ha lasciato allegria

solo perché è stato, è volato

e oggi è già un altro giorno.


Fernando Pessoa

foto/Denis Collette

15.3.09

no man's land



"Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man's land, in cui è totale padrone di se stesso. C'è una vita a tutti visibile, e ce n'è un'altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell'etica, una sia morale e l'altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l'una lecita e l'altra illecita. Semplicemente, l'uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un'ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese. Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell'uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la linea generale dell'esistenza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s'è mai incontrato con se stesso."

da "Il giunco moromorante", Nina Berberova

13.3.09

desiderata



Procedi con calma tra il frastuono e la fretta e ricorda quale pace possa
esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti, mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione con tranquilla chiarezza e ascolta gli altri: pur se
noiosi e incolti, hanno anch’essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti: costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri rischi di diventare boriosa e amara,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Usa prudenza nei tuoi affari, perché il mondo è pieno d’inganno.
Ma questo non ti renda cieca a quanto vi è di virtù: molti sono coloro
che perseguono alti ideali e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stessa e soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l’amore, perché, pur di fronte a qualsiasi
delusione e aridità, esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell’età,
lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo, per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e solitudine.
Al di là di una sana disciplina, sii tollerante con te stesso.
Tu sei figlia dell’universo non meno degli alberi e delle stelle, ed hai pieno diritto d’esistere.
Perciò sta’ in pace con Dio, qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni, nella chiassosa confusione
dell’esistenza, mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante gli inganni, i travagli e i sogni infranti, questo è pur sempre
un mondo meraviglioso, perciò sii prudente e sforzati d’essere felice.

Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell’antica chiesa di San Paolo

12.3.09

la vita



La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila.


Madre Teresa

foto/lauriann wakefield

11.3.09

bisogni

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.


Alda Merini
opera di Cy Twombly

10.3.09

ogni posto è una miniera


Ogni posto è una miniera. Basta lasciarsi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da te’ a osservare la gente che passa. Tutto puo’ cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico, e il posto più scialbo, insignificante della terra, diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare… la miniera è esattamente là dove si è: basta scavare!
da "Un indovino mi disse", Tiziano Terzani
foto/slight clutter

9.3.09

chiedo scusa



SOTTO UNA PICCOLA STELLA
Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia, immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto, assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell’esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica, perché io stessa mi sono d’ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche, e poi fatico per farle sembrare leggere.

Wislawa Szymborska
foto/Lauriann Wakefield

8.3.09

La vita dovrebbe essere vissuta al contrario





Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchetetracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vaimigliorando giorno dopo giorno. Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andarein posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughescompaiono. Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro. Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa. Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè. Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i coglioni. E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!

Woody Allen
foto/utata.org

6.3.09

mattina





















Ha una corona di freschi pensieri,
splende nell'acqua fiorita.


Giuseppe Ungaretti
foto/ kristybee

non so





La danza della realtà
Vorrei ritornare alla mia giovinezza e appollaiarmi di nuovo sul ramo di un albero insieme al mio amico poeta, e come quella volta indimenticabile vorrei dedurre dal molto che non sappiamo quel poco di prezioso che sappiamo:
Non so dove vado, ma so con chi vado.
Non so dove sono, ma so che sono in me.
Non so che cosa sia Dio, ma Dio sa che cosa sono.
Non so che cosa sia il mondo, ma so che e' mio.
Non so quanto valgo, ma so non fare paragoni.
Non so che cosa sia l'amore, ma so che godo della sua presenza.
Non posso evitare i colpi, ma so come sopportarli.
Non posso negare la violenza, ma posso negare la crudelta'.
Non posso cambiare il mondo, ma posso cambiare me stesso.
Non so che cosa faccio, ma so che sono fatto da cio' che faccio.
Non so chi sono, ma so che non sono colui che non sa.

Alejandro Jodorowsky

il compito più difficile




Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone?

In che modo un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo del pipistrello?

Pertanto fin da bambino credo di aver pregato soltanto per la mia difficoltà, che mi fosse concessa la mia e non, per errore, quella del falegname, o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia difficoltà voglio riconoscermi.

Voler bene da uomo a uomo: questo è forse il più difficile compito che ci sia imposto, l'estremo, l'ultima prova e testimonianza, il lavoro per cui ogni altro lavoro è solo preparazione.

Le opere d'arte sono sempre il frutto dell'essere stati in pericolo, dell'essersi spinti, in un'esperienza, fino al limite estremo oltre il quale nessuno può andare.

I dolori sono ignoti, l'amore non si impara, l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella morte rimane oscura. Solo il canto sulla terra consacra e celebra.

Se non opposi resistenza all'amata, fu perché tra tutte le forme con cui un uomo si impadronisce di un altro, la sua soltanto, irresistibile, mi parve avere una giustificazione.

Che cosa è mai la gloria se non la somma dei malintesi raccolti intorno a un grande nome?

Come potrei trattenerla in me, la mia anima, che la tua non sfiori; come levarla, oltre te, ad altre cose? Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.


Rainer Maria Rilke

5.3.09

inquietudine




"Nulla mi lega a nulla.
Voglio cinquanta cose allo stesso tempo.
Bramo con un'angoscia di fame di carne quel che non so cosa sia definitivamente l'indefinito. Dormo irrequieto e vivo in un irrequieto sognare. Di chi dorme irrequieto, mezzo sognando."

Fernando Pessoa
foto/Nitsa

4.3.09

valore




Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca
foto/Kristybee

pensieri già pensati



"Leggendo non cerchiamo idee nuove ma pensieri già da noi pensati,
che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.
Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra
- che già viviamo -e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi"

Herman Hesse

3.3.09

terribile bisogno d'amore



"Uno dei motivi per cui abbiamo un terribile bisogno d'amore, e lo cerchiamo disperatamente, è perché l'amore è l'unica cura per la solitudine, la vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli. Alcune verità sono così dolorose che solo la vergogna può aiutarti a sopportarle. E alcune circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di dolore."
da Shantaram, Gregory Davids Roberts

2.3.09

preferenze

























"Quel che abbiamo letto di più bello lo dobbiamo quasi sempre ad una persona cara. Forse proprio perchè la peculiarità del sentimento, come del desiderio di leggere, è il fatto di preferire. Amare vuol dire, in ultima analisi, far dono delle nostre preferenze a coloro che preferiamo. E queste preferenze condivise popolano l'invisibile cittadella della nostra libertà. Noi siamo abitati da libri e da amici. "


da Come un romanzo, Daniel Pennac

doppio movimento




Un albero, per appoggiarvi la schiena.
Stare là, senza pensieri, senza possessi.
Il mondo davanti, dietro, intorno.
Uguale al ramo, alla foglia.
Che importala tegola rotta, la stanza stretta?
Restare fino a che è dato,senza orologio e senza calendario.
Chi ha deciso questa inquietudine?
Partire, tornare, tenere, trattenere, quando basta appoggiarsi a un albero.
Invece, nella sazietà temere la fame, sospirare nella contentezza.
Così, da per tutto.
Non un attimo di sosta.
Sempre una guerra, un contrasto.
Profumi che divengono fetori, polpe che infradiciano, parole come baccelli svuotati.
Una barca fragile su un mare senza fondo, l'ansimo nella corsa dell'atleta,
l'urlo dopo il traguardo.
Non sapeva e gli è toccato imparare. A che è valso?
Continua, come se non fosse avvertito.
Si sveglia da sogni confusi,si dice che oggi capirà.
Un istante e tutto si ripresenta, uguale a ieri e a ieri l'altro, lo stesso disagio,
la medesima angoscia.
Quando è cominciato tutto questo?(...)

Simmetrie, Elio Pecora

desideri


"Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare."
da Oceano mare, Alessandro Baricco
foto/ Nitsa

1.3.09

universo infinito


"...Vagai lungo gallerie e ballatoi a spirale riempiti da centinaia, migliaia di volumi che davano l'impressione di sapere di me molto più di quanto io sapessi di loro. Mi balenò in mente il pensiero che dietro ogni copertina si celasse un universo infinito da esplorare e che, fuori di lì, la gente sprecasse il tempo ascoltando partite di calcio e sceneggiati alla radio, paga della sua mediocrità. Non so dire se dipese da queste riflessioni, dal caso o dal suo parente nobile, il destino, ma in quell'istante ebbi la certezza di aver trovato il libro che avrei adottato, o meglio, il libro che avrebbe adottato me."

da L'ombra del vento, Carlo Ruiz Rafon

amore


(amore)
...scese dal cielo
indossando un rosso mantello

Saffo