11.12.10



Aveva dimenticato fino a che punto fosse vulnerabile.
Era questo l'essere innamorati, questo senso di fragilità?
Questa paura di perdere tutto, in ogni momneto, per un passo falso, una risposta sbagliata, una parola fuori posto? Era questo, quest'insicurezza, a quarant'anni come a venti? Allora cosa c'era di più penoso, di più vano?

da Le ore sotterranee, Delphine de Vigan

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