26.12.10




E tuttavia non amavo James, non nel senso fatale. Facevo di più. Godevo di lui. Sapevo dell'amore e delle sue trappole. Come comincia bene, come si fanno certi errori, come, in momenti di confidenza o di insostenibile dolore, si dicono cose che non possono essere più ritirate. Come interviene la prudenza, e ci si comporta come un'amica bene educata, angosciata dalla necessità di rinunciare a tanta prudenza, solo per dire di nuovo cose intollerabili. Come queste cose intollerabili sembrano contenere l'essenza della conoscenza l'uno dell'altra, dell'intimità. Come sopravviene la crudeltà. E il terrore. Il sospetto. Come si è costretti da quelle regole di buone maniere, autoimposte, una volta di più, a non cercare di sapere le cose veramente vitali. Come il non sapere diventa peggio del sapere. Come la vita viene interamente dedicata a scoprire. Come si scopre.

E conoscevo tutto questo. non ne parlo mai.


da Guardatemi, Anita Brookner

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