

Spegni la lampada fumante nell'angolo della stanza.
Sul cielo d'oriente è fiorita la luce dell'universo: è un giorno lieto.
Sono destinati a conoscersi tutti coloro che cammineranno per strade simili.
Cosa hai sentito finora del mondo attraverso l'acqua e la pelle tesa della pancia di mamma? Cosa ti hanno detto le tue orecchie imperfette delle nostre paure? Riusciremo a volerti senza pretendere, a guardarti senza riempire il tuo spazio di parole, inviti, divieti? Riusciremo ad accorgerci di te anche dai tuoi silenzi, a rispettare la tua crescita senza gravarla di sensi di colpa e di affanni? Riusciremo a stringerti senza che il nostro contatto sia richiesta spasmodica o ricatto d'affetto? Vorrei che i tuoi Natali non fossero colmi di doni -segnali a volte sfacciati delle nostre assenze- ma di attenzioni. Vorrei che gli adulti che incontrerai fossero capaci di autorevolezza, fermi e coerenti: qualità dei più saggi. La coerenza, mi piacerebbe per te. E la consapevolezza che nel mondo in cui verrai esistono oltre alle regole le relazioni e che le une non sono meno necessarie delle altre, ma facce di una stessa luna presente. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a inseguire le emozioni come gli aquiloni fanno con le brezze più impreviste e spudorate; tutte, anche quelle che sanno di dolore. Mi piacerebbe che ti dicessero che la vita comprende la morte. Perché il dolore non è solo vuota perdita ma affettività, acquisizione oltre che sottrazione. La morte è un testimone che i migliori di noi lasciano ad altri nella convinzione che se ne possano giovare: così nasce il ricordo, la memoria più bella che è storia della nostra stessa identità. Mi piacerebbe che qualcuno ti insegnasse a stare da sola, ti salverebbe la vita. Non dovrai rincorrere la mediocrità per riempire vuoti, né pietire uno sguardo o un'ora d'amore. Impara a creare la vita dentro la tua vita e a riempirla di fantasia. Adora la tua inquietudine finché avrai forze e sorrisi, cerca di usarla per contaminare gli altri, soprattutto i più pavidi e vulnerabili. Dona loro il tuo vento intrepido, ascolta il loro silenzio con curiosità, rispetta anche la loro paura eccessiva. Mi piacerebbe che la persona che più ti amerà possa amare il tuo congedo come un marinaio che vede la sua vecchia barca allontanarsi e galleggiare sapiente lungo la linea dell'orizzonte. E tu allora porterai quell'amore sempre con te, nascosto nella tua tasca più intima.
da Non siamo capaci di acoltarli, Paolo Crepet
Emily Dickinson
Boris Pasternak
Neve, Orhan Pamuk
Quelli che lavorano hanno paura di perdere il lavoro.
I problemi della vita possono essere risolti solo quando diventi profondamente radicato nell'esistenza. Se voli nei pensieri, ti allontani dalle radici, e piu' sei distante, meno possibilita' hai di risolvere alcunche'. Al contrario, ogni cosa si fara' piu' confusa e intricata. E piu' sara' intricata, piu' penserai e ti allontanerai. Attento al pensiero!
Osho
da La voce a te dovuta, Pedro Salinas
I'm broke but I'm happy
I'm poor but I'm kind
I'm short but I'm healthy, yeah
I'm high but I'm grounded
I'm sane but I'm overwhelmed
I'm lost but I'm hopeful baby
What it all comes down to
Is that everything's gonna be fine fine fine
I've got one hand in my pocket
And the other one is giving a high five
I feel drunk but I'm sober
I'm young and I'm underpaid
I'm tired but I'm working, yeah
I care but I'm worthless
I'm here but I'm really gone
I'm wrong and I'm sorry baby
What it all comes down to
Is that everything's gonna be quite alright
I've got one hand in my pocket
And the other one is flicking a cigarette
What it all comes down to
Is that I haven't got it all figured out just yet
I've got one hand in my pocket
And the other one is giving the peace sign
I'm free but I'm focused
I'm green but I'm wise
I'm shy but I'm friendly baby
I'm sad but I'm laughing
I'm brave but I'm chicken shit
I'm sick but I'm pretty baby
And what it all boils down to
Is that no one's really got it figured out just yet
I've got one hand in my pocket
And the other one is playing the piano
What it all comes down to my friends
Is that everything's just fine fine fine
I've got one hand in my pocket
And the other one is hailing a taxicab...
Sono senza un soldo, ma felice.
Sono povera, ma gentile.
Sono bassa ma sana, si si.
Sono ambiziosa, ma ho i piedi per terra.
Sono equilibrata, ma sopraffatta.
mi sono persa, ma ho speranza.
e tutto quello che succede è che ogni cosa andrà bene bene bene.
perchè ho una mano in tasca, e con l’altra sto “dando un cinque”.
Mi sento ubriaca, ma sono sobria.
Sono giovane e sottopagata.
Sono stanca ma sto lavorando, si si.
mi prendo cura di me, ma non riposo mai.
Sono qui, ma in realtà sono già andata via.
Ho sbagliato, ma mi dispiace.
e tutto quello che succede è che ogni cosa andrà bene bene bene.
perchè ho una mano in tasca, e con l’altra sto togliendo la cenere da una sigaretta.
e tutto quello che succede è che ogni cosa andrà bene bene bene.
perchè ho una mano in tasca, e con l’altra faccio il segno della pace.
Sono libera, ma concentrata.
Sono giovane ma saggia.
Sono severa, ma amichevole.
Sono triste, ma sto ridendo.
Sono coraggiosa, ma me la sto facendo sotto.
Sono malata, ma sono carina.
e tutto quello che succede è che ogni cosa andrà bene bene bene.
perchè ho una mano in tasca, e con l’altra suono un pianoforte.
Amici miei carissimi, e tutto quello che succede è che ogni cosa andrà bene bene bene.
perchè ho una mano in tasca, e con l’altra faccio cenno ad un taxi.
hand in my pocket, alanis morissetteda La musica in testa, Giovanni Allevi
da Oceano mare, Alessandro Baricco
Pedro Salinas
Con toda palabra, Lhasa de Sela
Map of the New World, Derek Walcott