25.10.09



L'azione del fotografare è un confronto con i rischi della vita, l'investimento totale di se stessi di fronte all'effimero, con l'esaltazione che ne può risultare. Ci sarà sempre una gioia nel fotografare: è la gioia dello sguardo, di cogliere la frazione di secondo, è il tiro intuitivo. Uno scatto ha senso solo fintanto che la vita è vissuta in tutta la sua intensità e in tutte le sue dimensioni. Preferisco guardare la realtà che le mie fotografie. Quello che m'interessa è vivere, l'azione! Si crede in certe cose, e poi si adatta ciò in cui si crede quando la realtà non collima più con quanto si desidera. L'arte è sempre sospetta di voler abbellire la vita la fotografia invece, mettendo la coscienza in costante sintonia con l'esistenza, permette di superare la dicotomia tra azione e contemplazione, per quanto mi riguarda, fotografare è un mezzo per comprendere, inseparabile dagli altri mezzi di espressione visiva. Equivale a urlare, liberarsi, non è un modo per provare o affermare la propria originalità, è un modo di vivere.
Henri Cartier-Bresson

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