5.9.11







Se in autunno tu venissi da me

caccerei l’estate

un pò sorridente - un pò irritata -

come la massaia scaccia una mosca.



Se potessi rivederti tra un anno

farei tanti gomitoli dei mesi -

li metterei in cassetti separati

per paura che i numeri si confondano.



Se l’attesa fosse soltanto di secoli

li conterei sulla mano

sottraendo finché non mi cadessero

le dita nel paese di Van Dieman.



E se fossi certa che finita questa vita

la mia e la tua continueranno a vivere

getterei la mia come una buccia

e sceglierei con te l’eternità.



Ma ora - incerta sulla durata del tempo -

che ci separa, la cosa m’inquieta,

come l’ape folletto,

che non avverte quando pungerà.




E. Dickinson


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