26.7.09

por un beso



Por una mirada, un mundo
por una sonrisa, un cielo
por un beso... yo no sé qué te diera por un beso.

Per uno sguardo, un mondo
Per un sorriso, un cielo
per un bacio...non so che ti darei per un bacio.

Gustavo Adolfo Becquer

25.7.09

stelle appena lavate dalla pioggia



...Io restai a lungo supino, con gli occhi aperti, il viso e le braccia coperti di paglia. La notte era chiara, fresca e penetrante. Non c'era luna ma le stelle sembravano appena lavate dalla pioggia e, sul sonno cieco di tutti gli altri, scintillavano tremolando solo per me nel grembo del cielo. Poi mi addormentai. mi svegliai all'improvviso perchè mi si stava avvicinando qualcosa, un corpo sconosciuto si muoveva sotto la paglia e si accostava al mio. Ebbi paura. Quel qualcosa strisciava lentamente verso di me. Sentivo i fuscelli di paglia spezzarsi, schiacciati dalla forma sconosciuta che avanzava. Tutto il mio corpo era all'erta, in attesa. Forse avrei dovuto alzarmi o gridare. restai immobile. Sentivo, vicinissimo, un respiro sfiorarmi il capo. A un tratto una mano striscio' su di me, una mano grande, lavoratrice, ma una mano di donna. Mi percorse la fronte, gli occhi, tutto il viso con dolcezza. Poi una bocca avida s'incollò alla mia e su tutto il corpo, fino ai piedi, sentii un corpo di donna stringermi contro. A poco a poco la mia paura si tramutò in un piacere intenso. La mia mano accarezzò capelli, trecce, una fronte liscia, gli occhi delle palpebre chiuse, dolci come papaveri. La mia mano continuò a esplorare e toccai due seni grandi e sodi, e natiche ampie e rotonde, delle gambe che mi avvinghiavano, e affondai le dita in un pube come muschio delle montagne. Da quella bocca anonima non usciva, nè usci' , nemmeno una parola. Com'è difficile far l'amore senza farsi sentire in una montagna di paglia, occupata da sette o otto altri uomini addormentati e che per niente al mondo debbono essere svegliati. Ma tutto si può fare, anche se costa infinita attenzione. Un pò più tardi anche la sconosciuta si addormentò accanto a me e io, tutto agitato per quella situazione, cominciai a sentire una gran paura. Tra poco si sarebbe fatto mattino, pensavo, e i primi lavoratori avrebbero trovato la donna nuda nell'aia, stesa accanto a me. Ma anch'io mi addormentai. Al risveglio allungai subito istintivamente la mano ma trovai solo un tiepido incavo, la sua tiepida assenza. A un tratto un uccello cominciò a cantare e tutta la foresta si riempì di gorgheggi. Risuonò il fischio d'un motore e uomini e donne cominciarono a passare e darsi da fare vicino all'aia. Cominciava un nuovo giorno di trebbiatura. A mezzogiorno mangiavamo tutti insieme attorno a lunghe tavole. Mentre mangiavo, guardavo di sottecchi, cercando fra le donne quella che avrebbe potuto essere la mia visitatrice notturna. Ma alcune erano troppo vecchie, altre troppo magre, molte erano giovinette ancora, secche come acciughe. E io cercavo una donna soda, dal seno prepotente e dalle lunghe trecce. A un tratto entrò una signora con un pezzo di arrosto per il marito, uno degli Hernàndez. Questa si' poteva essere quella che cercavo. Fissandola dall'altro capo della tavola mi sembrò di notare che quella bella donna dalle lunghe trecce mi guardasse con un rapido sguardo e mi sorridesse con un lievissimo sorriso. E mi parve che quel sorriso divenisse più grande e profondo, si schiudesse dentro il mio corpo.

da Confesso che ho vissuto, Pablo Neruda

24.7.09

el amor adònde va?



Los suspiros son aire, y van al aire
Las làgrimas son agua, y van al mar
Dime, mujer : cuando el amor se olvide
?sabes tù adònde va?

I sospiri sono aria, e vanno verso l'aria.
Le lacrime son acqua, e vanno al mare.
Dimmi donna: quando l'amore si dimentica
sai tu dove va?

Gustavo Adolfo Bécquer

23.7.09

consigli



Se potessi offrirvi solo un suggerimento per il futuro, quello sarebbe la crema solare. I benefici a lungo termine della crema solare sono stati dimostrati dagli scienziati, mentre il resto del mio consiglio, non ha basi più affidabili dei meandri della mia esperienza.
Godetevi il potere e la bellezza della vostra gioventù. Oh, non importa. Non capirete il potere e la bellezza della vostra gioventù finché non saranno svanite. Ma credetemi, fra 20 anni riguarderete le vostre vecchie foto e realizzerete, in un modo che non potete fare adesso, quante possibilità lasciate dietro di voi e come sembravate favolosi. Non siete così grassi come pensate. Non preoccupatevi per il futuro. O preoccupatevi, ma sapendo che sarà efficace come provare a risolvere un'equazione algebrica masticando chewing-gum. I veri problemi della vita sono cose che non sono mai passate per la vostra testa preoccupata, del tipo che ti sorprendono alle quattro di un ozioso Martedì pomeriggio.
Fate ogni giorno una cosa che vi spaventa.
Cantate.
Non siate sconsiderati col cuore degli altri. Non tollerate chi è sconsiderato col vostro.
Usate il filo interdentale.
Non sprecate tempo con la gelosia.
A volte siete in testa, altre siete indietro. La corsa è lunga e, alla fine, è solo con voi stessi. Ricordatevi i complimenti che ricevete.
Dimenticate gli insulti. Se riuscite a farlo, ditemi come si fa.
Conservate le vecchie lettere d'amore. Buttate via i vecchi estratti conto.
Fate stretching. Non sentitevi in colpa se non sapete cosa volete fare della vostra vita.
Le persone più interessanti che conosco, a 22 anni non sapevano cosa fare della loro vita. Alcuni dei quarantenni più interessanti ancora non lo sanno.
Assumete molto calcio. Siate gentili con le vostre ginocchia. Vi mancheranno quando se ne saranno andate.
Forse vi sposerete, forse no. Forse avrete figli, forse no. Forse divorzierete a 40 anni, forse ballerete il "funky chicken" al vostro settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Qualunque cosa fate, non congratulatevi troppo con voi stessi e nemmeno rimproveratevi. Le vostre scelte sono opportunità così come quelle di chiunque.
Godetevi il vostro corpo. usatelo in tutti i modi che potete. Non siate intimoriti da esso o da quello che ne pensa la gente. E' il più grande strumento che abbiate mai avuto.
Ballate, anche se non avete altro posto in cui farlo se non il vostro salotto.
Leggete le istruzioni, anche se non le seguirete.
Non leggete riviste di bellezza. Vi faranno solo sentire brutti.
Conoscete i vostri genitori. Non potete sapere quando se ne andranno per sempre.
Siate gentili coi vostri fratelli. Sono il vostro miglior legame col passato e coloro che più probabilmente vi saranno vicini nel futuro.
Capite che gli amici vanno e vengono, ma alcuni preziosi andrebbero mantenuti.
Lavorate sodo per colmare le distanze geografiche e di stile di vita, perché più vecchi diventate, più avete bisogno di persone che vi conoscevano da giovani.
Vivete a New York City una volta, ma lasciatela prima che vi indurisca.
Vivete nella California del Nord una volta, ma lasciatela prima che vi rammollisca.
Viaggiate.
Accettate alcune verità inalienabili: I prezzi saliranno. I politici fornicheranno. Anche voi, invecchierete. E, quando succederà, fantasticherete che quando eravate giovani, i prezzi erano ragionevoli, i politici nobili e i figli rispettavano i loro vecchi.
Rispettate i vostri vecchi.
Non aspettatevi il supporto di nessuno. Magari avete un fondo ficuciario. Magari avrete una sposa ricca. Ma non potrete mai sapere quando l'uno o l'altra se ne andranno. Non pasticciate troppo con i vostri capelli o quando avrete quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne. Siate cauti coi consigli che accettate, ma siate pazienti con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal cestino, ripulirlo, pitturare le parti brutte e riciclarlo per più di quel che vale.
Ma credetemi sulla crema solare.
da un componimento di Mary Schmich

21.7.09

la sacra tela



La tela come materiale in se’ e’ meravigliosa. E' robusta, puo’ essere venduta e in un certo senso e’ duratura. ma mi inibisce. Spendo otto dollari per una tela di settantacinque centimetri per cento e per la pittura ad olio poi vado in paranoia per come riuscira’ perche’ ho speso dodici dollari per quel quadro e penso che debba valere qualcosa. Invece, quando dipingo su un pezzo di carta che ho trovato oppure ho comprato a poco prezzo, e uso l’inchiostro ad acqua, faccio un’intero quadro di centoventi centimetri per duecentosettanta senza aver speso praticamente nulla. Non mi importa se e’ un quadro / un disegno / una scultura o una performance. Non mi importa se non vi piace. Non mi importa se la carta e’ stropicciata o rovinata. Non mi importa se le linee non sono uniformi e ci sono gocce e macchie. Non mi importa di tutti questi aspetti del dipinto; se non viene considerato "sacro" o "prezioso", allora posso dipingere senza inibizioni e sperimentare l’interazione tra linea e forme.
Nothing is important.....so everthing is important
dai Diari , Keith Haring
Crack is Wack Playground, Keith Haring, Harlem, Manhattan, New York

20.7.09

una donna



Una donna è sempre incatenata. Inerte e insieme flessibile,
ha contro di sè le debolezze della carne e i rigori della legge.
la sua volontà, come il velo del suo cappello trattenuto da un nastro, palpita a ogni vento,
e c'è sempre qualche desiderio a darle slancio, qualche convenzione a trattenerla.

da Madame Bovary, Gustave Flaubert

12.7.09

I Bambini imparano ciò che vivono....




Se il bambino vive nella critica,
impara a condannare.
Se vive nell'ostilità,
impara ad aggredire.
Se vive nell'ironia,
impara la timidezza.
Se vive nella vergogna,
impara a sentirsi colpevole.
Se vive nella tolleranza,
impara ad essere paziente.
Se vive nell' incoraggiamento,
impara la fiducia.
Se vive nella lealtà,
impara la giustizia.
Se vive nella disponibilità,
impara ad avere fede.
Se vive nell'approvazione,
impara ad accettarsi.
Se vive nell'accettazione e nell'amicizia
impara a trovare l'amore nel mondo.

If children live with criticism,
they learn to condemn.
If children live with hostility,
they learn to fight.
If children live with fear,
they learn to be apprehensive.
If children live with pity,
they learn to feel sorry for themselves.
If children live with ridicule,
they learn to feel shy.
If children live with jealousy,
they learn to feel envy.
If children live with shame,
they learn to feel guilty.
If children live with encouragement,
they learn confidence.
If children live with tolerance,
they learn patience.
If children live with praise,
they learn appreciation.
If children live with acceptance,
they learn to love.
If children live with approval,
they learn to like themselves.
If children live with recognition,
they learn it is good to have a goal.
If children live with sharing,
they learn generosity.
If children live with honesty,
they learn truthfulness.
If children live with fairness,
they learn justice.
If children live with kindness and consideration,
they learn respect.
If children live with security,
they learn to have faith in themselves
and in those about them.
If children live with friendliness,
they learn the world is a nice place in which to live.
Dorothy Law Nolte

11.7.09

saremo



Noi saremo, a dispetti di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?

Nell'amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.

Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.

Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una più dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l'anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?


Paul Verlaine

a te



A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassiStavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire,
che riesci a render la fatica un’ immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…
A te
, Jovanotti

10.7.09

se ami qualcuno



Voglio raccontarle una cosa, Florence. Mio padre era un uomo molto ricco, molto più di me. Si mangiò quasi tutto inseguendo un sogno assurdo, una faccenda di ferrovie, una bestialità. Gli piacevano i treni. Quando incominciò a vendere le proprietà io andai da mia madre e le chiesi: "Perché non lo fermi?" Avevo sedici anni. Mia madre mi diede un ceffone. Poi mi disse una frase che adesso, lei, Florence, deve imparare a memoria.
Mi disse: "Se ami, qualcuno che ti ama, non smascherare mai i suoi sogni. Il più grande e illogico sei tu!”.
da
Questa storia, Alessandro Baricco
foto/Geoff Barrenger

9.7.09

la natura divina delle cose


E ascoltavo a metà i bene intenzionati i quali affermano che la felicità snerva, che la libertà infiacchisce, che la dolcezza vizia coloro sui quali si esercita.
Può darsi: ma se consideriamo come va il mondo, seguire costoro è come rifiutarsi di nutrire a sufficienza un uomo emaciato, per paura che tra qualche anno gli capiti di diventare pletorico. Quando si saranno alleviate sempre più le schiavitù inutili, si saranno scongiurate le sventure non necessarie, resterà sempre, per tenere in esercizio le virtù eroiche dell'uomo, la lunga serie dei mali veri e propri: la morte, la vecchiaia, le malattie inguaribili, l'amore non corrisposto, l'amicizia respinta o tradita, la mediocrità di una vita meno vasta dei nostri progetti e più opaca dei nostri sogni: tutte le sciagure provocate dalla natura divina delle cose.
da Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar

8.7.09

l'artista e l'intellettuale



Un intellettuale è un uomo che dice una cosa semplice in modo difficile.
Un artista è uno che dice una cosa difficile in maniera semplice.

Charles Bukowski
Lucio Fontana, Concetto spaziale, Attesa, 1965, Coll. privata, Roma

6.7.09

una felicità delirante



Non un'ombra di trasalimento, non un bisbiglio di eccitazione; questo rapporto ha la stessa passione di un rapporto di nibbi reali.
Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio! Abbi una felicità delirante! O almeno non respingerla.
Lo so che ti suona smielato, ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi.
Io ti dico: "Buttati a capofitto! Trova qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!"
Come trovarlo? Be', dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore.
Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo.
Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, be'...equivale a non vivere.
Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.

5.7.09

non sono più di quello che sono



Io non posso darti di più
Non sono più di quello che sono.
Ah come vorrei essere
sabbia, sole in estate!
Che ti sdraiassi
rilassata a rilassarti.
Che mi lasciassi
il tuo corpo quando te ne vai, orma,
tenera, tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
su di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla testa ai piedi
bruno.
Ah come vorrei essere
vetro, o stoffa o legno
che conserva il suo colore qui, il suo profumo qui,
e nacque a tremila chilometri!
Essere
la materia che ti piace, che tocchi tutti i giorni
e che vedi già senza guardare
vicino a te, le cose
-collana, boccetta, seta antica -
di cui, quando senti la mancanza
chiedi: "Ah! dov'è?"
A come vorrei essere
un'allegria fra tutte,
una sola, l'allegria
di cui ti rallegri tu!
Un amore, un amore solo:
l'amore di cui tu ti innamoreresti.
Però non sono più di quello che sono.

Pedro Salinas

3.7.09

la verità


Aspetto, dunque, affacciato al ponte,
che passi la verità, e che io mi ristabilisca
nullo e fittizio, intelligente e naturale.
Fernando Pessoa
foto/Tim Yao

1.7.09

Canto a Filinna



Amo di più le tue rughe,
Filinna che lo splendore
della giovinezza.
Mi piace di sentire
nella mano il tuo seno
che piega giù pesante,
le sue punte, più del
seno diritto d'una
ragazza. Il tuo autunno
è migliore della
sua primavera ed il
tuo inverno è più caldo
della sua estate.


Paolo Silenziario
foto/slight clutter

mi incanta



Mi incanta il mormorio di un'ape -
qualcuno mi chiede perchè -
piu' facile è morire che rispondere.

Il rosso sopra il colle annulla la mia volontà -
se qualcuno sogghigna stia attento
- perchè Dio è qui - questo è tutto.

La luce del mattino mi eleva di grado -
se qualcuno mi chiede come -
risponda l'artista che mi tratteggiò così.


Emily Dickinson