30.12.10



Una stupida coerenza è l'ossessione di piccole menti, adorata da piccoli uomini politici e filosofi e teologi. Con la coerenza una grande anima non ha, semplicemente, nulla a che fare. Tanto varrebbe che si occupasse della sua ombra sul muro. Dite quello che pensate ora con parole dure, e dite domani quello che il domani penserà con parole altrettanto dure, per quanto ciò possa essere in contraddizione con qualunque cosa abbiate detto oggi.

ralph waldo emerson
illustrations//sandra juto

28.12.10



Sulla morte, senza esagerare
Non s'intende di scherzi,
stelle, ponti,
tessitura, miniere, lavoro dei campi,
costruzione di navi e cottura di dolci.
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito.
Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere:
né scavare una fossa,
né mettere insieme una bara,
né rassettare il disordine che lascia.
Occupata ad uccidere,
lo fa in modo maldestro,
senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.
Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!
A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli,
antenne, pinne, trachee,
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.
La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno finora, insufficiente.
I cuori battono nelle uova.
Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline,
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.
Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.
La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.
Wislawa Szymborska


Se è tardi a trovarmi, insisti,
se non ci sono in un posto,
cerca in un altro,
perché io son fermo da qualche parte
ad aspettare te.

da Foglie d'erba, Walt Whitman

26.12.10




E tuttavia non amavo James, non nel senso fatale. Facevo di più. Godevo di lui. Sapevo dell'amore e delle sue trappole. Come comincia bene, come si fanno certi errori, come, in momenti di confidenza o di insostenibile dolore, si dicono cose che non possono essere più ritirate. Come interviene la prudenza, e ci si comporta come un'amica bene educata, angosciata dalla necessità di rinunciare a tanta prudenza, solo per dire di nuovo cose intollerabili. Come queste cose intollerabili sembrano contenere l'essenza della conoscenza l'uno dell'altra, dell'intimità. Come sopravviene la crudeltà. E il terrore. Il sospetto. Come si è costretti da quelle regole di buone maniere, autoimposte, una volta di più, a non cercare di sapere le cose veramente vitali. Come il non sapere diventa peggio del sapere. Come la vita viene interamente dedicata a scoprire. Come si scopre.

E conoscevo tutto questo. non ne parlo mai.


da Guardatemi, Anita Brookner

22.12.10




Non tutti vogliono dirigere un’azienda. Non tutti vogliono essere i più grandi campioni del paese o far parte di svariati consigli di amministrazione, non tutti vogliono avere i migliori avvocati, non tutti vogliono aprire gli occhi ogni mattina sul trionfo o la rovina nei titoli di giornale.
Qualcuno vuol essere la segretaria che resta fuori quando si chiudono le porte della riunione, qualcuno vuole guidare la macchina del capo anche il giorno di Pasqua, qualcuno vuole eseguire l’autopsia del quindicenne che si è suicidato una mattina di gennaio, e l’hanno ritrovato in acqua una settimana dopo. Qualcuno vuole vedere il film, non esserci dentro. Qualcuno vuol fare il pubblico. Qualcuno vuol essere una ruota dell’ingranaggio. Non perché è costretto, ma perché lo vuole. Una pura questione matematica. Così io me ne stavo seduto. Qui. Qui in giardino, e non avrei voluto essere in nessun altro posto al mondo.

da Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?, di Johan Harstad

19.12.10


Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne tutte le conseguenze, a considerarle seriamente, anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero

Josè Saramago


17.12.10



...Mi sa che preferisci le storie che si riescono a gestire: forse non sopporti l'abbandono.

...che le cose ti sfuggano di mano. Che le situazioni siano troppo forti. Che i sentimenti siano troppo grandi per te. Se si vuole essere sicuri di tutto, bisogna accontentarsi di storie corte. Di legami delimitati chiaramente, riconoscibili, con un inizio, un mezzo, una fine e un percorso segnato da tappe ben precise: il primo sorriso, il primo scoppio di risa, la prima notte, il primo litigio, la prima riconciliazione, la prima seccatura, il primo malinteso, le prime vacanze andate male, la prima separazione, la seconda, la terza e poi la separazione vera. Dopo si ricomincia. Uguale, ma con qualcun altro. Viene definita una vita piena di avventure, ma in realtà più che avventurosa è una vita in serie. Non è sensato amare sempre, amare a lungo, è follia pura. La cosa più ragionevole è amare finchè è gradevole. Si chiama razionalizmo amoroso: amarsi finchè durano le nostre illusioni; appena crollano, lasciarsi. E appena abbiamo a che fare con persone reali, non più con immagini della fantasia, separarsi.
...
Per fare in modo che duri bisogna accettare l'incertezza, bisogna avanzare in acque pericolose, avventurarsi là dove si procede solo con la fiducia, riposarsi galleggiando su onde contraddittorie, certe volte di dubbio, certe volte di fatica, certe volte di serenità, ma mantenendo sempre la rotta.

da Piccoli crimini coniugali, Eric-Emmanuel Schmitt

16.12.10




Decidere se fidarsi o no di una persona è come decidere se arrampicarsi o no su un albero, poiché si potrebbe godere di una vista straordinaria dal ramo più alto, oppure ci si potrebbe semplicemente riempire di resina, e questo è il motivo per cui molta gente decide di passare il suo tempo sola e in casa,dove è più difficile pungersi con una scheggia."

Lemony Snicket

13.12.10




Avevo il cuore gonfio…
Ci separammo senza esserci capiti.
Com’è difficile capirsi, in questo mondo.

da I dolori del giovane Werther, Wolfgang Goethe

12.12.10




Le canzoni hanno effetti davvero strani sulle persone. A volte, si sa, possono anche salvare la vita: alcune sono come piccole infermiere, altre sono in grado di uccidere; certe muoiono schiacciate sul parabrezza… Le canzoni sono piccole bastarde ingrate."

Tom Waits

11.12.10



Aveva dimenticato fino a che punto fosse vulnerabile.
Era questo l'essere innamorati, questo senso di fragilità?
Questa paura di perdere tutto, in ogni momneto, per un passo falso, una risposta sbagliata, una parola fuori posto? Era questo, quest'insicurezza, a quarant'anni come a venti? Allora cosa c'era di più penoso, di più vano?

da Le ore sotterranee, Delphine de Vigan

4.12.10



"Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo", di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l'energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico. Molto meglio cercare di essere coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio il mondo, ma il pezzettino intorno a te. Coltiva le amicizia, non tradire i tuoi principi, vivi intensamente, appassionatamente.
da Un giorno, David Nicholls